Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando … osserverete i comandi del Signore
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo.
Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”.
Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?» (Dt 4, 1 – 2. 6 – 8).
Storia. Gerusalemme: dentro il tempio violato c’è il mistero di Israele
Due saggi di Canfora e Liverani portano l’attenzione sulle vicende di perdita, ricostruzione e di nuovo perdita dell’edificio: costituiscono il “luogo” della presa di coscienza del popolo giudaico
Luigino Bruni | avvenire.it | 25 agosto 2021
Padre Maire. “Un missionario fedele all’ideale di bontà del cristianesimo”
Il padre superiore dei missionari monfortani, Olivier Maire, è stato ucciso da un cittadino ruandese in situazione irregolare, Emmanuel Abayisenga, che aveva accolto nella sua congregazione. Abayisenga era già noto per aver incendiato la cattedrale di Nantes nel luglio del 2020. Il filosofo francese, membro dell’Institut de France e professore emerito all’università Panthéon-Sorbonne, analizza i fatti dal punto di vista della fede cristiana in un’intervista al Figaro.
Intervista a Remy Brague | Ilfoglio.it | 23 agosto 2021
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio» (Gv 6, 60 – 69).
La denuncia. «La Siria ormai è rimasta senza cristiani», partono per Ue e Canada
La Assyrian Democratic Organization: circa i due terzi del totale della popolazione cristiana in Siria ha abbandonato il Paese nell’ultimo decennio, dall’inizio del sanguinoso conflitto
avvenire.it | 19 agosto 2021
Il libro. Riscoprire santa Teresa d’Avila attraverso la sua «Vita» ritradotta
L’opera portata a termine in oltre due anni dalle suore del Carmelo di Legnano. «Si avvertiva il desiderio di un’edizione che ci restituisse la nostra fondatrice nella sua freschezza originaria»
di Gianni Borsa | avvenire.it | martedì 17 agosto 2021
“I senzatetto mangiano gratis”. Era scritto così su un cartello affisso alla porta di una kebabberia di una città della nostra diocesi. Visto il tipo di cibo, il kebab, immagino che i gestori siano mussulmani, presso i quali l’elemosina è considerata uno dei principali pilastri della vita di fede del vero credente.
di Alessio Magoga | agensir.it | 12 agosto 2021
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua (Lc 1, 39 – 56).
Il dogma dell’Assunzione, espressione della Tradizione della Chiesa
(Cristina Siccardi) «Era necessario che colei, che nel parto aveva conservato illesa la sua verginità, conservasse anche senza alcuna corruzione il suo corpo dopo la morte. Era necessario che colei, che aveva portato nel suo seno il Creatore fatto bambino, abitasse nei tabernacoli divini. Era necessario che la sposa del Padre abitasse nei talami celesti. Era necessario che colei che aveva visto il suo Figlio sulla croce, ricevendo nel cuore quella spada di dolore dalla quale era stata immune nel darlo alla luce, lo contemplasse sedente alla destra del Padre. Era necessario che la Madre di Dio possedesse ciò che appartiene al Figlio e da tutte le creature fosse onorata come Madre e Ancella di Dio», così dichiara il padre della Chiesa san Giovanni Damasceno (dopo il 650-750). Era necessario… la Fede cattolica è sempre una religione di logica, una religione di ragione, non di sentimentalismi. Tuttavia, l’uomo credente, in terra, non giungerà mai alla “perfetta scientificità” della Fede, essendo solo il Creatore Onnisciente e rimarrà sempre, per lui, una porzione di Mistero. Altrimenti che Fede sarebbe?
di Cristina Siccardi | corrispondenzaromana.it | 11 agosto 2021
Paolo VI, 43 anni dalla morte. Il giovane Montini si racconta / TESTO INEDITO
Mentre a Concesio, il paese natale nel bresciano, fervono i preparativi per la consueta settimana montiniana di settembre, anche quest’anno il «dies natalis» di Paolo VI, viene ricordato al Sacro Monte di Varese. Là dove una grande statua bronzea continua a parlarci di lui chino quasi ad abbracciare i pellegrini in cima alla strada delle cappelle: il monumento – voluto dall’arcivescovo Pasquale Macchi e realizzato da Floriano Bodini – che di san Paolo VI palesa la potente concezione della fede, fondamento di tutta la biografia, sino al materializzarsi – per lui – del pensiero alla morte. L’appuntamento è per oggi alle 16,45 nel Santuario di Santa Maria del Monte, dove monsignor Ettore Malnati – varesino di Bregazzana, ma da mezzo secolo a Trieste, dove oggi è vicario episcopale per il laicato e la cultura, autore di diversi libri su Montini e il Vaticano II – presiederà la Messa. Sarà l’occasione per rinnovare gratitudine al pontefice bresciano nel 43° anniversario della morte (era il 6 agosto 1978). E ancora una volta sarà richiamata – in questo luogo a lui così familiare – anche la figura di monsignor Pasquale Macchi che dell’arcivescovo Montini, poi Paolo VI, fu a lungo segretario particolare, ma ancor prima discepolo.
di Marco Roncalli | avvenire.it | 6 agosto 2021
“Annus horribilis” per la Chiesa in Germania. Ma anche in Italia e in Vaticano
Hanno fatto rumore le disastrose statistiche relative al 2020 pubblicate a metà luglio dalla conferenza episcopale della Chiesa cattolica di Germania, che segnano un deciso crollo rispetto all’anno precedente, soprattutto nella partecipazione ai sacramenti.
di S. Magister | magister.blogautore.espresso.repubblica.it | 3 agosto 2021
Con la forza di quel cibo camminò fino al monte di Dio
In quei giorni, Elia s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri». Si coricò e si addormentò sotto la ginestra.
Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia!». Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia, cotta su pietre roventi, e un orcio d’acqua. Mangiò e bevve, quindi di nuovo si coricò.
Tornò per la seconda volta l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». Si alzò, mangiò e bevve.
Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb (1 Re 19, 4 – 8).