La prudente cura per il bene comune
Il 15 maggio del 1891, nel decimo anno del pontificato di Papa Leone XIII, venne data la lettera enciclica Rerum novarum. Essa rappresentò il documento più rilevante del moderno pensiero sociale della Chiesa, la magna charta, una svolta nei rapporti fra pensiero sociale cattolico e modernità. Padre Reginaldo Iannarone O.P., nell’opera Le grandi encicliche sociali, ci ha messo in guardia da rischio di considerare la Rerum novarum una sorta di “opera prima”, qualcosa di estemporaneo che non ha alcun legame con la storia. In realtà, come scrive Daniel-Rops, il “destarsi della questione sociale” risale almeno al 1822, e le voci più autorevoli furono quelle del Lamennais, si pensi al suo articolo «Drapeau Blanc», dello Chateaubriand nel suo Memoiries d’Autre Tombe. Furono tali voci a mobilitare il mondo cattolico e ad avviarlo ad una prima fase di attivismo civile.
di Flavio Felice | osservatoreromano.va | 15 maggio 2021