Chi erano quei 21 martiri decapitati dall’ISIS? Un’inchiesta
Erano ventuno i cristiani decapitati in quanto “popolo della croce” dai musulmani dello Stato Islamico giusto sette anni fa, a metà febbraio del 2015, sulla spiaggia libica di Wilayat Tarabulus, poco a ovest di Sirte. Erano venti copti d’Egitto, più un loro compagno del Ghana.
Poche settimane dopo l’eccidio, il “papa” dei copti Tawadros II li canonizzò come martiri. Ma poco o nulla si sapeva di questi ventuno prima che uno scrittore tedesco di fama, Martin Mosebach, si avventurasse nei loro villaggi a ricostruirne la storia e a consegnarla in un libro, avvincente come un romanzo, che in questi giorni vede la luce nella sua traduzione italiana, edita da Cantagalli, intitolata appunto: “I 21. Viaggio nella terra dei martiri copti”.
di S. Magister | magister.blogautore.espresso.repubblica.it | 24/02/22