Archivi per la categoria: Ateismo

Solo l’indifferenza è atea

Tra i romanzi recenti che si ispirano alla figura del procuratore di Giudea un posto di assoluto rilievo ha Il vangelo secondo Pilato di Éric-Emmanuel Schmitt, che è stato ripubblicato di recente dalle Edizioni San Paolo in una versione completata dall’aggiunta in appendice di un capitolo che ne ha accompagnato la scrittura, il cosiddetto Diario di un romanzo rubato

di Sabino Caronia | osservatoreromano.va | 2 aprile 2021

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Le chiese vuote e l’umanesimo integrale

La secolarizzazione in Europa sembra non conoscere soste. Nei Paesi del Nord la pratica religiosa è da tempo su livelli bassi (Scandinavia, Regno Unito, Olanda: minore del 10 per cento), e ciononostante continua lentamente a calare (Germania, Francia); non resiste neppure la tradizionale tendenza femminile alla religiosità

di Pier Giorgio Gawronski | osservatoreromano.va | 22 febbraio 2021

Una cesura nella storia

Perché nella bibliografia di un poeta, che apparteneva a una famiglia di origini ebraiche ma religiosamente indifferente e che del suo agnosticismo non aveva mai fatto mistero, c’è un libro intitolato Poesie di Natale? (Mosca, Roždestvenskie stichi, 1996; la traduzione dal russo delle citazioni è di chi scrive). A uno sguardo più attento non si tratta neppure di versi di occasione, cioè pensati per qualche particolare ed eccezionale circostanza, perché dal 1962, cioè da quando «aveva iniziato a scrivere poesie seriamente», come lui stesso dichiara, fino al Natale del 1995, quello che sarebbe stato anche l’ultimo della sua vita (morì d’infarto appena un mese dopo), egli avrebbe continuato a comporre quasi ogni anno una poesia sulla nascita di Cristo. Che cosa lo attraeva di tale avvenimento? Diceva sant’Agostino che «perché ci fosse un inizio fu creato l’uomo» (La città di Dio 12, 20, 4).

di Lucio Coco | osservatoreromano.va | 21 dicembre 2020

Demolire le croci

Roma. Si è conclusa dopo più dieci anni anni di denunce, ricorsi e controricorsi la vicenda della statua di Giovanni Paolo II collocata in una piazza di Ploërmel, borgo di diecimila anime in Bretagna, Francia settentrionale. Il comune aveva deciso nel 2006 di ricordare con un monumento Karol Wojtyla, il Pontefice polacco morto l’anno prima. A farsi carico dell’impresa era stato l’artista russo Zourab Tsereteli, che aveva donato il manufatto alla cittadina. Subito, però, la locale sezione della Federazione nazionale del pensiero libero si era mossa, avanzando a tutti gli organi competenti la richiesta di rimuovere quella statua.

di Matteo Matzuzzi | il foglio.it | 28 ottobre 2017

Il sapere di dover morire

Tutti i viventi, umani e non umani, muoiono. Ma solo gli umani, sostiene Borges, sono mortali. Il motivo? Siamo gli unici ad avere consapevolezza della nostra morte. Ciò che ci rende mortali non è la morte ma il sapere di dovere morire. Religioni e riti hanno qui la loro matrice naturale. Inevitabilmente, tutti — credenti e non credenti, teologi e scienziati, colti e incolti — ci interroghiamo sulla morte. Sull’argomento è da poco in libreria il libro di un non credente militante, Edoardo Boncinelli. Il titolo è già un programma, Io e Lei. Oltre la vita (Parma, Ugo Guanda Editore, 2017, pagine 192, euro 14). Lei è la morte.

di Franco Lo Piparo | osservatoreromano.va | 23 giugno 2017

L’argomentazione (razionale) sull’esistenza di Dio diventata virale

Esiste un argomentazione razionale convincente a supporto dell’esistenza di Dio? Robert H. Nelson, professore di Politiche Pubbliche presso l’Università del Maryland, pensa di sì. In un recente articolo pubblicato su “The Conversation“, sfida gli atei sul loro stesso terreno.

Partendo dalle leggi della matematica, dalle teorie della coscienza umana e dalla biologia evolutiva, Nelson arriva alla conclusione che “l’esistenza di un dio è molto probabile”. Potete leggere l’intero articolo, ripubblicato qui sotto (in fondo la versione originale in inglese).

di Robert H. Nelson | aleteia.org | 23 maggio 2017

Ma quale post religione, in Francia vanno forte i “giovani bigotti”

Roma. Giovani bigotti che rivendicano la propria fede. Con orgoglio, s’intende. Il Monde è forse un po’ sprezzante nel descrivere il ritorno al religioso nella Francia dove a essere sacra, negli ultimi decenni, era la laïcité. Qualcosa è cambiato. Lo dicono gli indicatori numerici, elaborazioni di statistiche autorevoli, e – soprattutto – le masse di giovani che non si fanno scrupoli a esibire simboli della propria fede, che frequentano le chiese e vanno in pellegrinaggio. Sia chiaro, si tratta sempre di una minoranza (creativa), i giovani che si definiscono credenti sono sempre al di sotto del cinquanta per cento della popolazione, ma tra i giovanissimi (dai 18 ai 29 anni) i credenti salgono al 53 per cento. Solo nove anni fa, erano il 34.

di Matteo Matzuzzi | il foglio.it | 18 maggio 2017

Non c’è più religione

«Non c’è più religione… Dio è morto». Lo sentiamo ripetere di continuo, e qualcuno di quelli che si lanciano in affermazioni del genere pretendono di avvalorarle anche con l’autorità dei fatti: quanti sono oggi, per dire, i neonati che vengono portati in chiesa per essere battezzati, e non è forse vero che il numero delle persone che frequentano la messa domenicale è in calo — perlomeno in Gran Bretagna o nei paesi nordici?… Questi dati vengono trascelti proprio con l’intento di appoggiare la tesi, e la loro reiterata ripetizione mira a far sì che, come accade con tutti gli altri pregiudizi, alla fine l’affermazione sia considerata ben fondata e creduta vera.

di Zygmunt Bauman | osservatoreromano.va | 16 gennaio 2017

Contro il pensiero ateo lo spirito vince

Mentre il secolo scorso si era aperto con movimenti filosofici – si pensi al positivismo, al pragmatismo, al marxismo e al persistente idealismo – che pretendevano di cancellare ogni spazio del sacro e di estirpare la stessa possibilità della domanda di senso religioso della vita, il nostro secolo si è aperto con una acuta consapevolezza dei fallimenti teorici e politici degli “assoluti terrestri”. E questo nell’orizzonte di una riconquista razionale della idea di “contingenza umana”.

di Dario Antiseri | avvenire.it | 30 luglio 2016

Dio a modo mio

Un’inchiesta sulla religiosità giovanile su “La Civiltà Cattolica” mostra come il Papa sia modello di riferimento per una fede autentica ed essenziale

Redazione | zenit.org | 9 luglio 2016

Così la fisica spiega l’inspiegabile origine dell’universo

Il paradosso di Pasteur: un po’ di scienza allontana da Dio, molta riconduce a lui. Tre secoli di modelli cosmologici, mai definitivi. L’ultimo, il neoateista, basato su un’ipotesi che finisce per essere più metafisica di quella creazionista

di Umberto Minopoli | ilfoglio.it | 29 Giugno 2015 ore 10:50

La rivoluzione del desiderio nel Sessantotto: Houellebecq e Lacan via Žižek

Osservatore acuto o, secondo alcuni, cinico dissettore dell’epoca contemporanea, Michel Houellebecq ha sempre sostenuto la necessità di uno sguardo storico retrospettivo per una comprensione profonda del presente. Uno degli assi principali della sua opera consiste nel tentativo di rispondere ad un quesito fondamentale: per quale motivo si è giunti alla situazione attuale? Una situazione ritenuta catastrofica e senza via d’uscita. È la domanda che si pongono molti personaggi delle Particelle elementari [1] , il romanzo su cui si concentrerà il mio discorso. Se Houellebecq non è certo l’unico autore contemporaneo a rivolgersi al passato per comprendere l’attuale stato delle cose, più rari sono coloro che delineano nella propria opera romanzesca una sorta di filosofia della storia[2], come accade all’inizio di questo libro in cui – nota il narratore – viene raccontata la storia «di un uomo che passò la maggior parte della propria vita in Europa occidentale nella seconda metà del Ventesimo Secolo» (p. 7). Si tratta qui di una concezione della storia secondo la quale l’umanità è manovrata e scandita da alcune rare «mutazioni metafisiche», ossia da alcune «trasformazioni radicali e globali della visione del mondo adottata dalla maggioranza» (pp. 7-8). Ciò che colpisce, in questa teoria, è il carattere assolutamente impersonale, ma implacabile e inevitabile, di tali trasformazioni : «Appena prodottasi, la mutazione metafisica si sviluppa fino alle proprie estreme conseguenze, senza mai incontrare resistenza. Imperturbabile, essa travolge sistemi economici e politici, giudizi estetici, gerarchie sociali. Non esistono forze in grado di interrompere il corso – né umane né d’altro genere, a parte l’avvento di una nuova mutazione metafisica» (p. 8). Tale concezione del mondo, che determina l’economia, la politica e i costumi di una società, viene dunque passivamente assunta dalla maggior parte delle persone ed è il prodotto di un agente totalmente anonimo («prodottasi»; «imperturbabile») e talmente potente («travolge») che nessuna forza umana è in grado di opporvisi.

di Paolo Tamassia | 17 novembre 2015 | Pubblicato da Le parole e le cose

Dio è morto in Germania

Per far posto ai migranti si aboliscono le feste cristiane e nella chiesa di Lutero non prega più nessuno

Padre Joachim Deterding, il pastore della chiesa evangelica Königshardt-Schmachtendorf a Oberhausen, ha appena offerto alle autorità tedesche la sua chiesa per ospitare un certo numero di migranti. Ha deciso che, per evitare di apparire “offensivo” nei confronti dei musulmani, spoglierà la chiesa anche di ogni simbolo cristiano. Saranno dismessi il fonte battesimale e le croci. A rivelare la storia è la Westdeutsche Allgemeine Zeitung. E’ la prima volta che una chiesa consacrata viene usata per accogliere gli immigrati. Il luogo di culto guglielmino, creato nel 1906, riceverà lavatrici e cibo ogni giorno, anziché fedeli cristiani.

di Giulio Meotti | ilfoglio.it | 09 Novembre 2015

Kirill, in comunione nell’unica Chiesa

Kirill, patriarca di Mosca e di tutte le Russie, è nato il 20 novembre 1946 a San Pietroburgo. È riconosciuto come teologo di grande intellettualità e spiritualità non solo nella sua patria, ma in tutto il mondo. Essendo uno dei maggiori rappresentanti dell’ortodossia, egli ha un ruolo decisivo nel cammino verso l’unità dell’unica Chiesa, come Gesù, fondamento e fondatore di essa, ha voluto. Tutti noi confessiamo nel Credo niceno-costantinopolitano: «Credo unam Ecclesiam» […].

di Gerhard Müller | avvenire.it | 17 ottobre 2015

Caro Hawking, il Big Bang non esclude Dio

Dice ancora qualcosa il nome di Dio agli uomini di oggi? Secondo Nietzsche, poco o nulla. Lo stesso annuncio che «Dio è morto» è destinato a cadere nel vuoto. Magari tutti ripetono la frase a proposito di questo o di quello. Ma come se fosse un’ovvietà, una cosa scontata, di cui prendere atto per poi archiviarla senza farsi troppi problemi […].

di Sergio Givone | avvenire.it | 27 settembre 2015

Il presepe è legale: in Francia vince il buon senso

Nessuna violazione della laicità dello Stato: i giudici danno ragione a un sindaco che aveva allestito un presepe presso il Municipio. Ma le polemiche non si placano…
Roma, 23 Luglio 2015 (ZENIT.org) Federico Cenci

Perché dico che Bergoglio, intellettuale moderno, sta salvando il cristianesimo

Il Papa risponde “sì” alla domanda: “Si può essere autenticamente cristiani nell’occidente moderno materialista?”

di Alfonso Berardinelli | ilfoglio.it | 25 agosto 2015

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Riflessioni e teologia in un mondo Millennial

I Miserabili di Jean Valjean

Il male che facciamo non ci attira tante persecuzioni e tanto odio quanto le nostre buone qualità (Francois de la Rochefoucauld)

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E' stolto il cuore che non capisce il suo sbaglio, in pianto cerca tra le stelle fiori appassiti. Rabindranath Tagore

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Esprimi il tuo pensiero in modo conciso perché sia letto, in modo chiaro perché sia capito, in modo pittoresco perché sia ricordato e, soprattutto, in modo esatto perché i lettori siano guidati dalla sua luce. (J. Pulitzer)

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Il tempo di un bidè

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Friggo pensieri, mangio parole, brucio i ricordi peggiori.

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… un tipo strano che scrive … adesso anche in italiano, ci provo … non lo imparato, scrivo come penso, per ciò scusate per eventuali errori … soltanto per scrivere … togliere il peso … oscurare un foglio, farlo diventare nero … Cosa scrivo??? Ca**ate come questo …

(S)guardo sul Mondo

Diario di emozioni, fotografia e consigli di viaggio di una vagabonda in giro per il mondo. Si accettano offerte a forma di sorriso :-)

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