Sono passati 66 anni da quando il teologo luterano Dietrich -Bonhoeffer è stato giustiziato nel campo di concentramento di Folossenbürg, condannato all’impiccagione con un processo sommario poche settimane prima della liberazione. L’esecuzione è avvenuta pochi giorni prima della fine della guerra e di quel regime, che egli aveva contribuito a combattere, perché, come scrive l’amico Bethge nella notizia sugli «Ultimi giorni di Bonhoeffer», apparteneva al gruppo di coloro «che non dovevano assolutamente sopravvivere». Eppure il nome di -Bonhoeffer è sopravvissuto. E ha ancora molto da testimoniare, nel nuovo millennio non meno che nel XX secolo.
di Nicoletta Capozza | osservatoreromano.va | 9 aprile 2021