Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione (Sal 145).
Shoah. Il pianto nascosto di Dio: i sermoni di un rabbino nel Ghetto di Varsavia
Ancora poco nota è la reazione del mondo religioso ebraico, in particolare del chassidimo, alle persecuzioni e alle politiche di sterminio adottate dal nazismo, che ebbero uno dei momenti più drammatici nel ghetto di Varsavia tra l’estate del 1940 e la rivolta, nonché l’annientamento, di quel ghetto nella primavera del ’43. Documenti tra i più significativi di quel tragico frangente storico sono senz’altro i testi delle omelie tenute da Kalonymus Kalman Shapira, il rebbe o leader spirituale della comunità di Piaseczno, che fu quasi interamente rinchiusa dai nazisti nel ghetto polacco.
di Massimo Giuliani | avvenire.it | 23 gennaio 2023
Rit: Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore (Sal 26).
Rit: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».
«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai (Sal 39).
Rit: Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.
Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza.
Tuona il Dio della gloria,
nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre (Sal 28).
Rit: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri (Sal 71).
L’integrale. Ecco il testamento spirituale di Benedetto: «Grazie a Dio e famiglia»
Il grazie a Dio e alla famiglia, la richiesta di perdono “a coloro in qualche modo abbia fatto torto”. La supplica ai compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede. Un pensiero per l’Italia
redazione romana | avvenire.it | 31 dicembre 2022
Benedetto XVI: la mia vita, le mie priorità
(s.m.) In queste ore trepidanti per la vita terrena del papa emerito Benedetto, ecco qui di seguito due suoi scritti autografi e autobiografici decisivi per capirlo a fondo.
Il primo è tratto dalla lettera che egli indirizzò ai vescovi della Chiesa cattolica il 10 marzo 2009, e dice quali sono state le “priorità” del suo pontificato.
Il secondo è tratto dalla lettera enciclica “Spe salvi” del 30 novembre 2007, tutta scritta di suo pugno, e svela la speranza che l’ha sempre animato anche nelle ore più difficili per la Chiesa, lui che si era trovato chiamato a governarla invece che dedicarsi a una vita di studi, proprio come era avvenuto per il teologo e vescovo Agostino, il dottore della Chiesa da lui più amato.
di S. Magister | magister.blogautore.espresso.repubblica.it | 28 dicembre 2022
Porranno il mio nome sugli Israeliti, e io li benedirò
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò» (Nm 6, 22 – 27).
Mentre il 2022 sta volgendo al termine, mi viene in mente un testo rabbinico. Il Talmud Babilonese, nel trattato Sanhedrin 98a, riporta il racconto, una haggadah, di un certo rabbino che viene a sapere che il Messia è alle porte della città di Roma, dove è seduto tra i poveri e malati. Il rabbino, Yehoshua ben Levi va dal Messia e gli chiede quando verrà a rivelare se stesso. La risposta è “oggi”. Tuttavia, quel giorno il Messia non appare. Il rabbino Yehoshua ha una conversazione mistica con il profeta Elia. Gli dice: «Il Messia mi ha mentito, poiché mi ha detto “vengo oggi”, ma non è venuto». A questo Elia risponde, con riferimento al Salmo 95, 7: «Ha detto che viene oggi se odi la sua voce».
di Abraham Skorka | osservatoreromano.va | 23 dicembre 2022
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro (Lc 2, 15 – 20).
Dal Vaticano chiedono scusa alla Russia. E c’è sempre chi dà la colpa all’Europa e all’Occidente
Una “tregua di Natale” non ci sarà, né per il 25 dicembre né per il 7 gennaio del calendario ortodosso. L’avevano chiesta sommessamente a Mosca dalla Santa Sede, assieme a una nota di scuse per le improvvide parole dette dal papa sulla crudeltà di ceceni e buriati. Ma dal Cremlino è arrivato un no secco, pur accettando le scuse e assicurando “cooperazione costruttiva col Vaticano”.
di S. Magister | magister.blogautore.espresso.repubblica.it | 19 dicembre 2022
PAPI SANTI/ Anastasio: da Origene ai donatisti, custodire l’unità e la dottrina
A papa Siricio successe Anastasio De Massimo, pontefice dal 399 al 401. Condannò Origene e si batté contro lo scisma del vescovo Donato
di Eugenio Russomanno | ilsussidiario.net | 19 dicembre 2022
Rit: Ecco, viene il Signore, re della gloria
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe (Sal 23).
Né madre né dea. Anche il canto gregoriano è contro la nuova idolatria della terra
(s.m.) Tanto più in questo tempo di Avvento, la grande liturgia della Chiesa cattolica è letteralmente agli antipodi della nuova dilagante religione della natura, con la terra come dea madre
di Fulvio Rampi | magister.blogautore.espresso.repubblica.it | 13 dicembre 2022
Rit: Vieni, Signore, a salvarci.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione (Sal 145).
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! (Sal 97).
Ucraina, la svolta di Francesco. A sostegno della lotta armata di un popolo martire
Instancabile, papa Francesco continua a offrirsi come mediatore di pace. Ma all’ultima sua proposta di negoziato, lanciata una settimana fa in un’intervista al settimanale dei gesuiti di New York “America Magazine”, la reazione di Mosca è stata persino brutale.
di S. Magister | magister.blogautore.espresso.repubblica.it | 5 dicembre 2022
Rit: Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato (Sal 71).